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Una cosa molto buona da fare col tartufo nero estivo

Sì, proprio lui, il tubero gentile e saporito che vi abbiamo presentato nell’articolo precedente. Oggi vi proponiamo una ricetta facile facile per preparare delle pietanze super super. Di cosa parliamo? Ovviamente di cucinare il tartufo nero estivo. C’è chi potrebbe chiamarlo “macinato di tartufo”, chi “condimento di tartufo”, i più svogliati erroneamente potrebbero definirlo addirittura una “salsa tartufata”, che però notoriamente è un sugo pronto con funghi e tartufo.

Niente di tutto ciò, quello di cui vi parliamo è proprio un’altra storia. Siccome un nome ufficiale non c’è, abbiamo deciso di chiamarla così: una cosa gustosa fatta col tartufo nero estivo. Questa cosa, cari amici, è facile da preparare e vi permetterà di rispondere a grandi dubbi esistenziali come: “Cosa faccio stasera a cena?” o ancora, “Come posso stupire in maniera clamorosa i miei amici che si spacciano per gourmet?”.

Preparare il tartufo nero estivo

La soluzione ve la diamo noi. A voi basta reperire gli ingredienti giusti (e anche su quello siete nel posto giusto, ovviamente!). Bene, munitevi di tartufo nero estivo fresco, olio extravergine di oliva, aglio, sale e pepe. Piccola nota che vi può tornare utile anche per altre ricette: quando dovete scegliere l’olio da far convolare a nozze con il vostro tartufo, evitate quelli estremamente “giovani”, ovvero quelli che presentano il caratteristico “pizzicore” al palato. Meglio optare per un olio un po’ più maturo, “amabile” come si suol dire.

Bene, iniziamo la lavorazione del nostro gustoso tubero. È un lavoretto facile ma occorre accortezza e ovviamente molto amore: il tartufo va lavato e pulito per bene sotto l’acqua corrente, magari aiutandosi con una spazzolina. Va rimossa ogni traccia di terra, a meno che non vogliate mangiare anche quella, ma in questo caso non invitateci a cena, grazie. Torniamo seri. Abbiamo pulito a fondo il tartufo e iniziamo a grattugiarlo utilizzando una grattugia da formaggio. No, il tritatutto meglio di no, così come altri robot da cucina: lavorate il prodotto “a mano”, non stressatelo con questi apparecchi. Voi preferireste essere coccolati o infilati in una centrifuga? Ecco, ci siamo capiti.

Cucinare il tartufo nero estivo

Sempre restando in tema di cose buone fatte per bene, dopo averlo grattugiato il vostro tartufo va amalgamato con l’olio. Sembra un passaggio facile, ma va eseguito seguendo alcune regole, altrimenti si rischia di vanificare lo sforzo della grattugia.

In un pentolino scaldiamo un po’ l’olio – stiepidire, non bollire sia chiaro – con uno spicchio d’aglio e poi unire il tartufo grattugiato che, si badi bene, non va cotto sulla fiamma, ma solo fatto scaldare nell’olio caldo senza scottarlo. Bisogna essere gentili in questa operazione per avere un buon risultato, quindi siate delicati. Aggiustiamo il tutto con sale e pepe ed eventualmente uniamo altro olio in base al futuro utilizzo di questa nostra cosa molto buona.

Sì, se volete potete assaggiarlo su un po’ di pane. E se vi piace potete continuare a spalmare senza sosta. Ma poi vi toccherà ricominciare tutto da capo perché avrete finito tutto. Succede. Nel caso in cui il vostro preparato abbia superato la vostra golosità, vi consigliamo di condividerlo con amici, parenti e gente cui fare invidia.

Ricette con il tartufo nero estivo

In particolare potrete sorprendere tutti utilizzandolo per condire primi e secondi, preparare degli stuzzichini stuzzicanti e altre meraviglie. Noi abbiamo la nostra personale playlist culinaria che prevede un utilizzo proficuo in particolare per una bruschetta calda al tartufo, meglio se accompagnata da numerose fette di prosciutto di Norcia rigorosamente affettato a mano, strangozzi al tartufo o alla spoletina (la variante con sugo di pomodoro piccante), stracciata al tartufo (le uova strapazzate e cremose per intenderci), tagliata di carne rossa al tartufo.

Colpo di tacco finale: consigliamo sempre di lasciare un tartufino da affettare con l’apposita affetta-tartufi – che non può mancare in ogni cucina che si rispetti – per guarnire con le lamelle fresche il piatto realizzato.

 

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