Nei giorni scorsi Tartuber è finita su tutte le testate cartacee e digitali per un maxi tartufo nero estivo di oltre un chilo. Un colpo di fortuna? Non solo. Dietro ogni “exploit” di questo genere c’è infatti sempre un gran lavoro. Ci sono tantissime uscite alla ricerca del nostro amato tubero senza raccogliere alcunché e poi, appunto, c’è il giorno buono. Il risultato finale è il frutto dell’impegno e della passione di tutti nella ricerca di tartufo, a cominciare dai nostri collaboratori principali, ovvero i cavatori.
Un ruolo speciale
Nella grande famiglia Tartuber i cavatori hanno un ruolo speciale e non solo perché, insieme al lavoro eccezionale dei cani, sono coloro che alla ricerca di tartufo, lo scoprono e lo raccolgono e permettono che poi finisce sulle nostre tavole, ma anche perché la loro passione per la terra, i boschi, la natura e i suoi frutti, è l’elemento che fa la differenza e impreziosisce la nostra attività. In molti pensano che fare il cavatore sia un hobby o al massimo un lavoro in senso stretto. Non è così. Andare per tartufi, raccontano i nostri preziosi collaboratori, significa prima di tutto fare un’eccezionale esperienza capace di rimetterti in contatto con la terra. Ci si immerge in qualcosa di ancestrale, qualcosa che riporta a quel profondo legame che c’è con il nostro pianeta.
Un grande lavoro e valori solidi
Dietro le foto sorridenti dei cavatori alla ricerca di tartufo con in mano uno scorzone o un nero pregiato, ci sono grandi sforzi quotidiani, alzate mattutine in orari improbabili e uscite in tarda serata quando ormai la giornata è finita e la stanchezza si fa sentire. Per questo quando Tartuber avvia una collaborazione, sa che sta stringendo un patto non solo con un cavatore, ma con un universo di esperienze dove l’uomo è in stretto contatto con la natura. Si crea un fortissimo legame di fiducia che è fondamentale per un’azienda come Tartuber dove i valori del rispetto dell’ambiente, del lavoro dell’uomo e degli animali sono al primo posto. Questo è il vero valore aggiunto che possiamo offrire. Oltre all’altissima qualità dei nostri prodotti, ovviamente!
Fiducia e professionalità
Collaborare con un cavatore significa intraprendere un cammino che inizia con la selezione accurata del prodotto migliore per ogni lavorazione, la sua preparazione attraverso i più rigorosi standard qualitativi e, infine, la sua commercializzazione. Ognuno mette in campo la propria professionalità per arrivare ad avere un prodotto degno della qualità Tartuber. In mezzo ci sono sudore e passione. Non tutti sanno, infatti, come funziona il lavoro di un cavatore. Ognuno di loro, ad esempio, vorrebbe trovarsi di fronte una tartufaia spontanea ogni giorno, ovvero quei lembi di terra dove i tuberi nascono da soli. Ma queste per un cavatore sono le eccezioni. Chi fa il cavatore, infatti, molto spesso decide di investire sulla sua professione, magari costruendo la propria tartufaia che, forse non tutti sanno, impiega diversi anni prima di fornire una produzione di qualità e quantità. Si tratta di sacrifici importanti che però vengono ripagati.
Mille storie e un solo amore
Ognuno dei nostri cavatori ha mille storie e avventure da raccontare ma spesso un solo vanghetto. Di cosa parliamo? Dell’arnese che si utilizza per portare in superficie i tartufi e che diventa una sorta di amuleto. Si tratta di quei “ferri del mestiere” indispensabili per chi decide di cimentarsi in questa attività. Una passione che richiede tempo, dedizione, rispetto per la natura e profonda conoscenza del tartufo. Ai nostri cavatori, infatti, non chiediamo mai dei loro luoghi segreti di raccolta (anche perché non li rivelerebbero mai!) ma siamo assolutamente categorici sulla materia prima: che sia scorzone, nero pregiato o bianco, per noi la qualità del tartufo è imprescindibile perché è la migliore garanzia che possiamo offrire ai nostri clienti.
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